La rubrica di Virgilio di Virgilio Tosi |
|
Parliamo tanto di ZA (terza parte) Il film jugoslavo "RAT" (La guerra - 1960) di Veliko Bulajic, soggetto e sceneggiatura di Cesare Zavattini
Dopo
aver scoperto che esisteva una
edizione americana uscita in DVD nel 2002 del film di Bulajic - Zavattini
del 1960 mi posi il problema di scoprire come procurarmene una copia. Sapevo
solo che la versione americana del film
Rat' (La guerrra) si intitolava
Atomic War Bride. Il caso volle
che, mentre cercavo su internet tracce del DVD, mi capitò di trovare sul
sito di vendite on-line "ebay.com", nella categoria Movie Memorabilia, un
esemplare unico definito "raro" di un poster del film. Il prezzo richiesto
(già scontato del 25%) era di
US$ 266.99 ai quali bisognava aggiungere altri 15$ per le spese di
spedizione internazionale, in quanto l'oggetto offerto si trovava a Novi
Sad, in Serbia. Sulla riproduzione a colori del poster si vedevano, in primo
piano, i due giovani protagonisti, lei vestita di bianco da sposa, entrambi
con gli occhi sbarrati pieni di terrore. Tuttto il resto era un cumulo di
rovine fumanti dominate sullo sfondo da un gigantesco fungo atomico. Decisi
comunque di non comprare il poster e di proseguire le ricerche del DVD. Riassumo le varie tappe di questa caccia al tesoro.
A un certo punto mi venne il sospetto che il DVD americano, ovviamente
in
standard NTSC, e codificato per una regione geografica diversa da quella
europea, non solo avrebbe creato problemi (risolvibili tecnicamente per
visionarlo su computer o su speciali lettori DVD multistandard) ma forse non
sarebbe stato facilmente acquistabile direttamente dall'Italia perché alcuni
venditori USA o canadesi spediscono prodotti di questo tipo solo nelle zone
di utilizzazione della loro regione geografica. (Ricordavo che, anni fa, per
procurarmi un DVD americano del documentarista Robert Flaherty, dovetti
chiedere a un amico residente negli USA di acquistarmelo e poi spedirmelo.)
Trovato infine il distributore
on line del DVD lo feci
acquistare da un familiare che vive all'estero e che poi me lo trasmise per
posta in Italia. (A cose fatte non stupisce scoprire che il distributore
on line non era altri che la più nota e potente multinazionale che
cerca di monopolizzare la vendita via internet di libri, DVD,
e-book e e-reader.) Il costo
dell'operazione fu molto modesto: meno di dieci dollari USA, spese di
spedizione incluse. Rimasi sorpreso dal contesto nel quale il film di
Bulajic - Zavattini mi veniva offerto in visione. La piccola ditta nordamericana, con sede a Seattle,
che distribuisce il film, ha lo
strano nome di "Something Weird VIDEO" (video alquanto bizzarri) con il
richiamo al titolo di un film hollywoodiano,
Something Weird , un
"fantasy-horror" di H.G. Lewis del 1967). La ditta si autodefinisce 'a nostalgic mail order video company'; fondata nel 1990 da Mike
Vraney, un cinefilo dai gusti stravaganti e anticonformisti che da ragazzo
faceva il proiezionista in un cinema. Dopo la sua morte, nel gennaio 2014,
"la moglie, i figli e gli amici proseguono il suo coraggioso lavoro", come
afferma una dichiarazione posta in primo piano nel catalogo
on line di circa 2500 film. Dalle
centinaia di minifotogrammi che illustrano il catalogo si ha l'immediata
impressione visiva che si tratti per la
quasi totalità di film erotici, generalmente di carattere
rétro, burlesque e strip-tease,
Sexo a go-go of the Sixties,
TV Rarities Lost and Found, Spaghetti
Western, Horror Show, Sci-Fi, Atomic Scare Films.
Alla fine del catalogo la nota:
This
website is for adult only - We warn you NOT to go any further!
Essendo adulto da molto tempo sono andato oltre. Il DVD che mi accingavo a visionare, superato lo
sbalordimento per il contesto nel quale dopo mezzo secolo avrei finalmente
potuto vedere il film al quale avevo marginalmente collaborato nel 1959, è
una special edition della
"Something Weird VIDEO" contenente, riporto dalla copertina del DVD: "2
Super Science Thrillers" in the WORLD OF TOMORROW!" I due film sono
ATOMIC WAR BRIDE (cioè la versione
americana di Rat' di Bulajic - Zavatttini)
e un altro film intitolato THIS IS
NOT A TEST, regia di Fredric Gadette, una produzione USA
low budget del 1961, ormai divenuta di dominio pubblico. Oltre ai
due film, il DVD contiene circa un'altra ora di "extras", costituiti da
documentari di vario genere, tutti d'argomento atomico, prodotti sia da
istituzioni governative sia da privati: da come tentare di proteggersi dalle
radiazioni atomiche in speciali rifugi agli aspetti
medici delle radiazioni nucleari. C'è anche un breve cartone animato
Duck and Cover. Al centro della
copertina, un monito: Loro schiacciano un bottone e grandi città svaniscono davanti ai vostri
propri occhi. Ma non manca un "extra" consolatorio, dal titolo
Atomic Blonde in Action!, definito
un "Gratuitous Glamour- Girl Peepshow",
un innocuo strip-tease di due minuti. La special
edition da me acquistata del DVD contenente
ATOMIC WAR BRIDE risulta edita nel
2002. Su internet si trova citata anche una successiva edizione disponibile
da May, 16, 2012. Quindi molto
recente. La visione di queste più di tre ore di materiali
cinematografici d'argomento antinucleare degli anni 50' riporta al diffuso
stato d'animo del periodo più caldo della guerra fredda, definita come
paranoia del possibile olocausto nucleare. E' curioso che, tra le
parole-chiave citate a proposito dei filmati contenuti nel DVD, si trovino
cult film, science fiction, drama,
fantasy, disaster film, ma anche
surrealism. Il film Atomic
War Bride si trova al primo posto tra i materiali
del DVD. E' interessante
notare che all'inizio, insieme
al titolo, vi sono solo due didascalie per indicare la regia (directed
by) di Veliko Bulajic e la produzione della Jadran Film di Zagabria,
mentre il nome di Zavattini appare solo alla fine del film in una grande
didascalia: Original
Story and Screen Play by Cesare Zavattini. La colonna sonora è doppiata in un inglese
accentuatamente americano, ma tecnicamente ben realizzata. I nomi dei
personaggi sono stati in gran parte anglicizzati: il protagonista maschile,
il giovane che sta per sposarsi nel giorno in cui scoppia la guerra
nucleare, non è più Antonio (nome che Zavattini amava assegnare a parecchi
dei personaggi da lui creati per film e racconti) ma John Johnson. La
protagonista femminile invece rimane Maria. Arturo Zavattini, proprio mentre sto scrivendo questa puntata della rubrica, ha ritrovato tra vecchie carte di suo padre (e me le ha prontamente scannerizzate) parecchie paginette di note manoscritte a matita racchiuse in una cartellina intitolata La Guerra - 1960. Sono delle "note di lavorazione", cioè appunti che Zavattini scriveva durate il periodo di scrittura della sceneggiatura e che dovevano servire per una revisione del testo di alcune sequenze, forse anche durante la lavorazione del film. Da queste note appare (senza alcuna possibilità di dubbio) che nella versione italiana del copione del film consegnata a Bulajic il nome del protagonista non era più l'originario Antonio del soggetto, ma l'abbreviativo Ton, simile ad altri nomignoli o soprannomi usati da ZA in molte sue opere. In questo caso era chiaro l'intendimento dell'autore del soggetto di voler rendere universali i protagonisti del film, perché questo soggetto concepito come una favola drammatica e addirittura tragica era ambientato volutamente in un paese non identificato, al di fuori delle realtà geografiche e politiche di quel periodo storico, per universalizzare il pericolo incombente di una catastrofe nucleare. Ed è curioso vedere in che modo il giovane Bulajic abbia cercato di rispettare le intenzioni di Zavattini. Certo, Rat',
rappresenta un'eccezione nella sua filmografia. Dalla voce Wikipedia (versione italiana) a lui
dedicata: "Interessante
notare che, quale maestro assoluto per i film di guerra, Bulajic ne ha
girato uno in ognuna delle ex repubbliche federate jugoslave, con tematica
ovviamente legata ad episodi accaduti nelle medesime, tra il 1941 e il 1945." Non avendo a disposizione un testo della
sceneggiatura originale non mi è possibile effettuare un confronto con lo
svolgimento effettivo della narrazione filmica (e dopo più di cinquant'anni
la memoria può aiutare molto poco). Dopo aver visto più volte il film del
DVD sul piccolo schermo di un
computer e con un bassa qualità di audio che rende difficoltosa le
comprensione dei rapidi dialoghi angloamericani del doppiaggio, posso
purtuttavia affermare che il regista ha cercato di mantenersi fedele a quel
che ricordo essere stata la struttura della sceneggiatura, realizzandola
comunque a modo suo. Subito
all'inizio, la gioia dei due giovani che vanno, con i parenti e qualche
amico, in una chiesetta di periferia per sposarsi, viene drammaticamente
sconvolta dal rumore degli aerei che bombardano la città. Prima che Ton
possa pronunciare il suo "sì" dopo quello già dichiarato da Maria, il prete
interrompe la cerimonia per gli scoppi delle bombe e tutti fuggono
terrorizzati. E' scoppiata la guerra che diventerà inevitabilmente
nucleare. Ton sarà separato da Maria e immediatamente arruolato per il
servizio militare. Infantili e assurde esercitazioni d'addestramento.
Grottesche distribuzioni alla popolazione di tute che dovrebbero proteggere
dalle radiazioni. Nel caos generale Ton rimane separato dal suo reparto e,
in un rifugio antiatomico, ritrova casualmente Maria. Da un megaschermo TV
il Presidente della repubblica e il Capo delle forze armate illustrano come
le bombe nucleari munite di telecamera colpiranno con precisione e
distruggeranno le città e le popolazioni nemiche. A questo punto Ton e altri
lanciano slogan pacifisti e convincono la gente nel rifugio a uscire prima
che sia troppo tardi: bisogna andare dal Presidente per convincerlo ad
iniziare trattative con il presidente del paese nemico. Il corteo si scontra
con i militari. Un ufficiale fa arrestare Ton come capo dei pacifisti.
Quando riceve l'ordine radiotelefonico di farlo fucilare obietta che non è
possibile: tutt'intorno non c'è più un muro in piedi, solo macerie e
mozziconi di case. Arriva il Presidente con la sua scorta. Ton cerca di
convincerlo che l'unica strada, invece del bombardamento atomico, è quella
di trattare la pace con l'altro Presidente, anche se la discusione dovesse
durare un anno, finché non si trova un accordo.
Arriva anche qualcuno che annuncia che si sarà la
pace. La notizia è accolta con giubilo da tutti, anche dai soldati. Ma
arriva un altro uffciale che informa che il nemico ha lanciato un razzo
nucleare che arriverà tra poco proprio su quella zona. Il Presidente è
terrorizzato. Nella grande confusione Ton e Maria riescono a fuggire tra le
macerie. Si ritrovano nelle rovine della casa dove avrebbero dovuto vivere
da felici giovani sposi, ma nel frattempo le radiazioni nucleari fanno
sentire i loro effetti letali. I
vestiti dei nostri protagonisti sono laceri e sporchi. Ton sorregge Maria,
il cui volto diventa in pochi istanti cianotico e la ragazza muore. Ton urla
il nome di Maria. Anche lui morirà come tutti. E' l'ultima inquadratura del
film. Una sequenza finale cupa e tetra. Invece della didascalia che
Zavattini aveva posto come finale del film e che avrebbe dovuto essere "E
morirono eternamente felici!" appare la scritta "The End". Tra le numerose recensioni del film che si trovano
su internet inviate da persone che lo hanno visto, cito solo un frammento di
un tale SDQ di Boston che dice di averlo visto in una mediateca pubblica
della città nel 2007: "This is a nice
little film that makes you think again and again, without necessarily
claiming to be an intellectual film...I found it well worth the watch." Nel sito internet croato che ho citato nella
precedente puntata vi è un accenno alle reazioni della critica jugoslava
dell'epoca: alcuni avrebbero considerato il film di Bulajic ambizioso e
pretenzioso nel presentare un messaggio preoccupante per il destino
dell'umanità nel bel mezzo della guerra fredda e della corsa agli armamenti;
altri avrebbero trovato nel film caratteristiche simili a quelle che
appariranno alcuni anni dopo in un'opera di Kubrick come
Il dottor Stranamore (1963). Sarà mai possibile che un giorno anche in Italia si
possa avere una versione accessibile di questo finora ignorato film ideato
da Zavattini e realizzato da un allora debuttante regista jugoslavo, magari
in una edizione DVD della versione americana, sottotitolata in italiano?
Nel dopoguerra Virgilio Tosi è tra gli animatori del movimento dei Circoli del Cinema. Come documentarista, dopo aver collaborato con Cesare Zavattini, si è specializzato nel campo del film scientifico. Ha svolto in parallelo attività nel campo della critica e della saggistica cinematografica. È stato consulente dell'UNESCO, dell'Istituto Luce, della Galleria Nazionale d'Arte Moderna, presidente dell'International Scientific Film Association , direttore di ricerche in campo audiovisivo per il C.N.R., il C.S.C. e per la RAI-TV. Ha insegnato al Centro Sperimentale di Cinematografia, alla Scuola ZeLIG di Bolzano, e come professore a contratto di "Cinematografia documentaria" all'Università "La Sapienza" di Roma e in altre scuole di cinema e università. Per filmografia e bibliografia vedi http://it.wikipedia.org/wiki/Virgilio_Tosi |