Università
CA’
FOSCARI VENEZIA
FACOLTÀ
DI LETTERE E FILOSOFIA
Anno
accademico
2007/2008
Laurea in
TECNICHE
ARTISTICHE E DELLO SPETTACOLO
Titolo della
tesi:
DIETRO
LE QUINTE
DI
UN PICCOLO CARRO DI TESPI,
PASQUALINO PASSAGUAI.
IL TEATRO MOBILE DELLA FAMIGLIA CARRARA.
Ricerca
teatrale per la realizzazione di un docu-drama sulla vita della compagnia
teatrale Carrara-Laurini negli anni 50.
Autore: Miriam Marini |
Relatore: Carlo
Presotto |
|
Correlatore:Gianni di Capua |
Estratto della
tesi:
La tesi di laurea è divisa in due sezioni: la ricerca e
il docu-dramma.
Nella parte dedicata alla ricerca si conosce la storia
della famiglia Carrara, oggi conosciuti come la compagnia La Piccionaia - I
Carrara di Vicenza, e si ragiona sulla vita degli attori girovaghi e il loro
rapporto con il pubblico e la strada; nella seconda si parla del documentario e
nello specifico, attraverso la traduzione da libri americani, si cerca di
definire il genere del docu-drama.
La ricerca
Il
film è la rappresentazione della vita di una famiglia di attori girovaghi, I
Carrara, ancora oggi sulle scene dei teatri italiani, che dal 1948 al 1966, per
necessità, vive su di una carovana montando e smontando il teatro nelle piazze
dei piccoli paesi di provincia italiani e mettendo in scena ogni sera uno
spettacolo diverso. Tommaso Carrara e Argia Laurini sono i protagonisti.
L’inventore del Carro di Tespi fu naturalmente Tespi.
Almeno così assicura Orazio. L’antico carro tirava avanti come poteva. Lo
tirava in antico un paio di buoi. Molte volte la fame degli artisti era tanta
da esplodere in una terribile decisione: i comici si mangiavano il mezzo di
trasporto, cioè i buoi, e dopo, naturalmente, le tiravano lustre. Senza
quadrupedi, i comici erano obbligati a lunghe soste e da li nacque forse il
Teatro Stabile. Poi i buoi, affinandosi i mezzi di trasporto, furono sostituiti
dai muli e dai cavalli. Generalmente bastava un quadrupede solo. Grandi artisti
peregrinarono dietro un carro che trasportava gli attrezzi della scena, i
vestiari e su cui saliva pure il più vecchio della Compagnia, oppure la prima
attrice giovane se si trovava in istato interessante per via dell’invadenza del
primo attore giovane. [...]
Una volta il fischio comico lo conoscevano tutti gli
attori.
Questo fischio: significava ‘Miseria’ ed era il segno
distintivo di una categoria che dalla necessità di sopravvivere traeva le
motivazioni artistiche.
Una miseria portata con dignità, sofferta in silenzio e
soffocata in una ostentata agiatezza per non metterla in piazza, vista l’arte
che si faceva
.
La fame consumava anche i ricordi.
Il fischio comico era il richiamo degli attori
girovaghi, dei comici dell’arte.
IL DOCU-DRAMA
Nei libri si discute molto sul significato del termine
documentario ma nessuno è in grado di definirlo con precisione.
Ogni film può essere considerato specchio della realtà e
quindi un documentario. Anche una storia completamente inventata riflette,
sotto certi punti di vista, il modo di vestire, di parlare, l’arredamento, le
musiche, la società e l’anima degli uomini che la mettono in scena. I film si
possono dividere in documentari di immaginazione, le “fiction”, e documentari
di rappresentazione sociale
, i “non-fiction”. La fiction “intrattiene” lo
spettatore, il documentario lo “indirizza” verso una visione del mondo.
Non esiste una definizione precisa di cosa vuol dire e
di come deve essere realizzato un
documentario, il regista è libero di scegliere il suo modo di
rappresentare la realtà anche se il documentario in quanto “genere”, come
l’horror o la commedia ha caratteristiche riscontrabili in altri film. Queste
caratteristiche, nel documentario, sono ad esempio, la voce fuori campo, le
interviste, l’audio in presa diretta, scene ricostruite che aiutano a capire un
discorso esposto e la presenza di attori sociali, cioè persone comuni e non
attori professionisti. Il montaggio può non rispettare le regole della
continuità perché pur saltando da un luogo ad un’altro lo spettatore continuerà
a seguire la storia, se ben costruita.
Dati dell’autore
Nome e Cognome:
Miriam Marini
Indirizzo e-mail:
iana.video@gmail.com
Sito web:
www.ianavideo.it
Sono alla ricerca
di una casa di produzione e di finanziamenti per la realizzazione del
docu-drama.